mercoledì 9 maggio 2012

LO SCALLOPED.... PARTE 2 (VANTAGGI E CONCLUSIONI)

E veniamo finalmente ai vantaggi dello scalloped!

Per ora scrivo velocemente e con pochi esempi... spero in un secondo momento di riapprofondire!

Mi riporto a quanto finora spiegato sul funzionamento dello scalloped nel primo post, e sarò quindi ovvio che sotto le nostre dita NON C'E' LEGNO!
Dunque quando faremo un bending o un vibrato, l'unica resistenza che incontreremo sarà solo quella della corda che struscia sul tasto (resistenza bassissima), con il risultato di una facilità di bending ESTREMA.
Identica situazione per il vibrato, che verrà quiasi naturalmente più ampio e violento, un pò "alla Malmsteen"....

Per i puristi e soprattutto per chi si approccia in maniera professionale allo scalloped, ma in fin dei conti un pò per tutti, c'è anche (non secondario) l'enorme vantaggio di aggiungere una specie di "terza dimensione" al nostro modo di suonare, introducendo anche il controllo della forza con cui si premono le corde sulla tastiera per suonare le singole note....
Alla fine verrà un procedimento quasi "naturale" che ci OBBLIGHERA' ad un controllo maggiore dell'espressività dei nostro modo di suonare.
Spero in seguito di approfondire questo capitolo, breve ma "intenso", dato che davvero con lo scalloped si hanno dei benefici non indifferenti.....

CONCLUSIONI E SCALLOPED "ALTERNATIVI"
Scalloped si \ scalloped no.....
Ma trattandosi di fare dei solchi tra i tasti... chi ci obbliga a farli tutti uguali?
Possiamo sicuramente, una volta capiti i principi dello scalloped (i pro e i contro), elaborare dell forme "personali" di scalloped.....
questi quelli di cui ho sentito parlare....

1. SCALLOPED ALLA MALMSTEEN :
Su tutti i tasti, abbastanza profondo si dai primi tasti ed uniforme
A mio avviso la chitarra è quasi insuonabile sugli accordi aperti (prendete una malmsteen e fateci un giro di do suonando con un bello strumming violento.... in bocca al lupo!
Si deve per forza sviluppare una grandissima sensibilità al tocco, per (quantomeno) mitigare le stonature....
In compenso bending e vibrati da favola, in ogni posizione.....

2. SCALLOPED PROGRESSIVO :
su tutti i tasti, più leggero sui primi tasti e più profondo sugli ultimi
Già (a mio parere) un buon compromesso, anche se si deve prestare particolare attenzione sugli naccordi a vuoto....

3. SCALLOPED DAL 12MO TASTO :
di solito è uniforme e abbastanza profondo
Utile solo per chi si approccia allo scalloped e non è convinto fino in fondo.... ma allora lo scallop deve essere davvero leggerissimo e progressivo, quasi non ci si deve accorgere del "passaggio"....
Per me, valido solo come situazione di compromesso per chi non è convinto fino in fondo...

4. ULTIMI X (DI SOLITO 4\ O 5) TASTI SCALLOPED :
profondi, senza dubbio
Nessuna controindicazione, niente sotnature, bending e vibrati ottimi

5. SCALLOPED ALLA GINISKI (www.giniski.com) :
Detto anche "double proggressive, forse il più intelligente di cui abbia sentito parlare... è progressivo dal 1mo all'ultimo tasto (più leggero sul primo tasto e più profondo sugli ultimi tasti) e progressivo anche verticalmente (più leggero dal lato del mi basso e più profondo dal lato del mi cantino)
Purtroppo mai provato, mi piacerebbe molto avere un manico sotto le mie grinfie... posso dire che mi pare la realizzazione migliore e più "suonabile" dellos calloped....

....

COME REALIZZARO' I "MIEI" SCALLOPED PER I "MIEI" STRUMENTI:
Beh, partiamo dal presupposto che non svilupparò mai davvero un tocco che mi permetta di andare fluidissimo anche su una malmsteen con i solchi profondi sui primi tasti....
Mi voglio lasciare la possibilità di suonare gli accordi aperti senza stare troppo concentrato.... in fin dei conti se devo fare l'intro di albachiara non posso essere più teso che a fare l'assolo di "Rising Force"!

PRIMI 4 TASTI - NO SCALLOPED (O LEGGERISSIMO SCALLOPED SOLO DAL LATO MI CANTINO)
Quindi, niente scalloped sui primi 4 tasti. Al limite un leggerissimo (ma leggerissimo) scallop solo dal lato del mi cantino.
In fin dei conti, come detto nel primo post, di solito le corde che si scordano di più sono quelle basse (5\6), e allora perchè non dare un leggerissimo ritocco dal lato del mi cantino?

TASTI 5\14 - ALLA GINISKI
Ottima idea Lorenzo! Dato che lo scalloped
- agevola soprattutto i bending
(che si fanno di solito sulle corde 1\2\3)
- tende a far scordare le note basse (corde 1\2)
- tende a far scordare soprattutto le note "basse" (parte del manico più lontana dal body)
perchè non fare uno scalloped poso accentuato dal lato del mi basso e più accentuato sul mi cantino, e in contemporanea sempre più profondo via via che ci si avvicina al body, e i tasti più stretti ci rendono la vita più facile (sempre più improbabili le stonature)?

TASTI 14\FINE - ALLA MALMSTEEN
Nessuna controindicazione. Solo tanta goduria nel blueseggiare tra bending e vibrati.....
Vai Yngwie!
:)

Vedremo i risultati.....

LO SCALLOPED.... PARTE 1 (SVANTAGGI)

Ho scoperto lo scalloped (come molti peraltro) per pura e semplice emulzione di uno dei miei chitarristi preferiti... (sisi, il "solito" Malmsteen) e, una volta customizzato il mio strumento ho potuto in qualche modo approfondire le tecniche ad esso legate, così come i "pro" e i "contro", e ne sono diventato un profondo sostenitore....

Al momento ho potuto provare:
Fender Japan 1989 fatta fare scalloped da un liutaio (tutti i tasti)
Fender Malmsteen USA (scalloped di fabbrica)
Eko Malmsteen (scalloped di fabbrica)

Su di esse si è basata la mia esperienza "pre" liuteristica, ossia prima che iniziassi io stesso ad approfondire l'argomento e a scavarmi da solo i manici (dei quali sono MOOOLTO soddisfatto)....
Pertiamo con una bella dose di "seghe mentali"... ed è ben accetto qualsiasi tipo di contributo.....

COSA SI TROVA SU INTERNET SULLO SCALLOPED?
Poco..... (felice di ricevere dei link più esaustivi di un misero elenco di "pro" e "contro"...)
La maggior parte si limita a dire "aiuta il bending (=le tirate di corda)" oppure "ti fa diventare più leggero come tocco e quindi diventi più veloce"....
Al massimo ho trovato uno scarno elenco di "pro" e di "contro" del tipo:
PRO
Aiuta i bending
Maggior espressività
Più velocità nell'esecuzione dato che ci si abitua ad un tocco più "leggero"
CONTRO
Manca il legno sotto le dita
stonature sulle prime posizioni

Per carità, niente di sbagliato, son tutti concetti veri e alla fine dei giochi il "succo" è quello, ma vediamone il perchè, ragionando attraverso concetti semplici e di buon senso.

SVANTAGGIO 1 - SCORDATURA... "CON LO SCALLOPED SI SUONA STONATI"...

PRIME POSIZIONI.....

.....CON UNA TASTIERA NORMALE

In una tastiera "normale", quando si esegue una nota, si preme la corda e si avrà una situazione del genere:




Il dito è, come si vede, a contatto con la tastiera, e la corda "tocca subito" il legno.
Concettualmente appena si tocca la corda e la si abbassa, di fatto la si "scorda" in maniera impercettibile (stiamo parlando di pochissimi mm!) tirandola ed aumentandone la tensione, ma lo si fa davvero in modo impercettibile in quanto la corda trova subito il legno e si "stoppa".
Nessuno percepisce alcuna scordatura.
Il dito tocca il legno e c'è l'indiscutibile vantaggio di non aver alcun bisogno di "controllare" la forza con cui si preme la corda per effettuare ogni singola nota.... tanto per quanto la si possa premere, la corda troverà subito il legno della tastiera e si fermerà.
Con lo scalloped tutto cambia, e la differenza è notevole a seconda che ci si trovi ad un'estremità o all'altra del manico...
vediamo...

.... CON UNA TASTIERA SCALLOPED


In una tastiera "scalloped", quando si esegue una nota, si preme la corda e si avrà una situazione del genere:



Il dito, come si vede, non è più a contatto con la tastiera, e la corda non tocca il legno.
Qui il rischio "scordatura" inizia a diventare serio e forse si capisce meglio il concetto "è difficile fare accordi intonati sulle prime posizioni".
Il chitarrista medio infatti (me compreso hehehehe) non è assolutamente abituato a "dosare" la forza con cui preme la corda per suonare, dato che di solito trova il legno che aiuta e "stoppa" la corda impedendo che si scordi.
Nella maggior parte dei casi in una situazione simile si preme molto più a fondo e, non trovando più il legno sotto il dito a "stoppare" il tutto e quindi tende a dare più forza e a tirare più del dovuto la corda, scordandola.


Per capirsi sull'effetto che si ottiene, basta provare su una chitarra a ponte fisso (o con il bloccacorde floyd sbloccato) a premere una corda dietro il primo capotasto......



Più si preme la corda più la stessa si scorderà.

Lo stesso effetto (molto simile) a quello dell'esempio si avrà con una tastiera scalloped.
OVVIAMENTE, più è profondo lo scalloped e più saremo a rischio di scordatura.
Uno scalloped leggero ci metterà probabilmente più al sicuro (ma non tanto più al sicuro... non crediate...)

Una volta capito questo semplice concetto si capiranno meglio alcuni dei concetti "riassuntivi" di cui tutti parlano a proposito dello scalloped..... quantomeno il più grande (e forse unico) svantaggio, il "rischio scordatura".
L'unica soluzione teorica sarebbe semplicemente quella di riabituarsi (lentamente) e, soprattutto in certe posizioni, avere un tocco molto, ma moooooolto più leggero.
Questo aiuta sicuramente un maggior controllo, non credo una maggiore velocità.
O almeno, io non ho mai riscontrato nei fatti un aumento della velocità in seguito al (difficile) autocontrollo sulla pressione delle corde per suonare le varie note senza stonature.....
Ma magari riparlerò di questo argomento perchè può essere rilevante se uno si approccia allo scalloped in maniera più "professionale", con l'intento di studiare, applicarsi ed elaborare un nuovo modo di suonare... (ben pochi lo fanno realmente)

ULTIME POSIZIONI....



.....IN UNA TASTIERA NORMALE
In una tastiera "normale", quando si esegue una nota, si preme la corda e si avrà una situazione del genere:



Il dito è, come si vede, a contatto con la tastiera, amche se la corda NON "tocca subito" il legno.
Questo perchè, data la ridotta distanza fra i tasti, è praticamente impossibile esercitare una forza tale da premere la corda contro il legno della tastiera.... 
In ogni caso... Nessun rischio di scordatura.





.... IN UNA TASTIERA SCALLOPED


In una tastiera "scalloped", sugli ultimi tasti (più stretti), quando si esegue una nota, si preme la corda e si avrà una situazione del genere:



Il dito comunque (anche se nella foto non si vede bene) non è a contatto con la tastiera, e la corda non tocca il legno "sotto".
A differenza però delle prime posizioni, dove la larghezza dei tasti rende molto più facile "scordare" la nota premendola troppo, in questo caso per suonare "stonati" si dovrebbe davvero fare una forza enorme o quantomeno tale da portare la corda quasi a contatto con il legno (credo che non ci si riesca nanche volendo farlo!).


In questa foto sto premendo volontariamente con la maggior forza possibile la corda..... che però, a differenza di quanto accade nei primi tasti, non si abbassa più di tanto impedendo alla corda di scordarsi anche in presenza di uno scallop profondissimo.
Quindi risulterà la ovvia conclusione che sulla parte alta della tastiera (quella più vicina al body e con i tasti più stretti) l'effetto "stonatura" scomparirà completamente.

RIASSUMENDO QUANTO FINORA DETTO:
CON LA TASTIERA SCALLOPED:
SUI PRIMI TASTI (LARGHI) E' FACILE "STONARE" LE NOTE
SUGLI ULTIMI TASTI (STRETTI) E' DIFFICILE (O IMPOSSIBILE) STONARE
Ovviamente tra i primi e gli ultimi tasti c'è la tastiera di mezzo, e tra lo stonare e il non stonare c'è una costante progressione (=più si sale a suonare verso il body della chitarra e più sarà difficile suonare "stonati")


Passiamo ad un altro aspetto della "stonatura" possibile con lo scalloped...


TASTIERA SCALLOPED - ACCORDI CON CORDE A VUOTO
Sui primi tasti (larghi) è facile "stonare" se si ha una tastiera scalloped, dato che si è portati a premere le corde con molta più forza.
Questo è quanto finora espresso, ma è facilmente migliorabile con un MINIMO di tocco e di attenzione.
Provando a suonare su una Malmsteen (scalloped abbastanza profondo) nelle prime posizioni però, e soprattutto analizzando le "scordature" che ne conseguono (senza -di proposito- avere cura del "tocco") si vedrà che è moooolto più facile ottenere l'effetto "scordato" quando si suonano accordi con corde a vuoto.
Il semplice giro di DO o un'intro di "albachiara", fatta con tutti accordi aperti, suonati su una tastiera scalloped, ci faranno letteralmente sudare freddo nell'esecuzione.

Invece provando a suonare delle ritmiche con accordi barrè o comunque senza corde a vuoto, tali ritmiche (seppur sui primi tasti) risulteranno meno "stonate".
...continua....