mercoledì 9 maggio 2012

LO SCALLOPED.... PARTE 1 (SVANTAGGI)

Ho scoperto lo scalloped (come molti peraltro) per pura e semplice emulzione di uno dei miei chitarristi preferiti... (sisi, il "solito" Malmsteen) e, una volta customizzato il mio strumento ho potuto in qualche modo approfondire le tecniche ad esso legate, così come i "pro" e i "contro", e ne sono diventato un profondo sostenitore....

Al momento ho potuto provare:
Fender Japan 1989 fatta fare scalloped da un liutaio (tutti i tasti)
Fender Malmsteen USA (scalloped di fabbrica)
Eko Malmsteen (scalloped di fabbrica)

Su di esse si è basata la mia esperienza "pre" liuteristica, ossia prima che iniziassi io stesso ad approfondire l'argomento e a scavarmi da solo i manici (dei quali sono MOOOLTO soddisfatto)....
Pertiamo con una bella dose di "seghe mentali"... ed è ben accetto qualsiasi tipo di contributo.....

COSA SI TROVA SU INTERNET SULLO SCALLOPED?
Poco..... (felice di ricevere dei link più esaustivi di un misero elenco di "pro" e "contro"...)
La maggior parte si limita a dire "aiuta il bending (=le tirate di corda)" oppure "ti fa diventare più leggero come tocco e quindi diventi più veloce"....
Al massimo ho trovato uno scarno elenco di "pro" e di "contro" del tipo:
PRO
Aiuta i bending
Maggior espressività
Più velocità nell'esecuzione dato che ci si abitua ad un tocco più "leggero"
CONTRO
Manca il legno sotto le dita
stonature sulle prime posizioni

Per carità, niente di sbagliato, son tutti concetti veri e alla fine dei giochi il "succo" è quello, ma vediamone il perchè, ragionando attraverso concetti semplici e di buon senso.

SVANTAGGIO 1 - SCORDATURA... "CON LO SCALLOPED SI SUONA STONATI"...

PRIME POSIZIONI.....

.....CON UNA TASTIERA NORMALE

In una tastiera "normale", quando si esegue una nota, si preme la corda e si avrà una situazione del genere:




Il dito è, come si vede, a contatto con la tastiera, e la corda "tocca subito" il legno.
Concettualmente appena si tocca la corda e la si abbassa, di fatto la si "scorda" in maniera impercettibile (stiamo parlando di pochissimi mm!) tirandola ed aumentandone la tensione, ma lo si fa davvero in modo impercettibile in quanto la corda trova subito il legno e si "stoppa".
Nessuno percepisce alcuna scordatura.
Il dito tocca il legno e c'è l'indiscutibile vantaggio di non aver alcun bisogno di "controllare" la forza con cui si preme la corda per effettuare ogni singola nota.... tanto per quanto la si possa premere, la corda troverà subito il legno della tastiera e si fermerà.
Con lo scalloped tutto cambia, e la differenza è notevole a seconda che ci si trovi ad un'estremità o all'altra del manico...
vediamo...

.... CON UNA TASTIERA SCALLOPED


In una tastiera "scalloped", quando si esegue una nota, si preme la corda e si avrà una situazione del genere:



Il dito, come si vede, non è più a contatto con la tastiera, e la corda non tocca il legno.
Qui il rischio "scordatura" inizia a diventare serio e forse si capisce meglio il concetto "è difficile fare accordi intonati sulle prime posizioni".
Il chitarrista medio infatti (me compreso hehehehe) non è assolutamente abituato a "dosare" la forza con cui preme la corda per suonare, dato che di solito trova il legno che aiuta e "stoppa" la corda impedendo che si scordi.
Nella maggior parte dei casi in una situazione simile si preme molto più a fondo e, non trovando più il legno sotto il dito a "stoppare" il tutto e quindi tende a dare più forza e a tirare più del dovuto la corda, scordandola.


Per capirsi sull'effetto che si ottiene, basta provare su una chitarra a ponte fisso (o con il bloccacorde floyd sbloccato) a premere una corda dietro il primo capotasto......



Più si preme la corda più la stessa si scorderà.

Lo stesso effetto (molto simile) a quello dell'esempio si avrà con una tastiera scalloped.
OVVIAMENTE, più è profondo lo scalloped e più saremo a rischio di scordatura.
Uno scalloped leggero ci metterà probabilmente più al sicuro (ma non tanto più al sicuro... non crediate...)

Una volta capito questo semplice concetto si capiranno meglio alcuni dei concetti "riassuntivi" di cui tutti parlano a proposito dello scalloped..... quantomeno il più grande (e forse unico) svantaggio, il "rischio scordatura".
L'unica soluzione teorica sarebbe semplicemente quella di riabituarsi (lentamente) e, soprattutto in certe posizioni, avere un tocco molto, ma moooooolto più leggero.
Questo aiuta sicuramente un maggior controllo, non credo una maggiore velocità.
O almeno, io non ho mai riscontrato nei fatti un aumento della velocità in seguito al (difficile) autocontrollo sulla pressione delle corde per suonare le varie note senza stonature.....
Ma magari riparlerò di questo argomento perchè può essere rilevante se uno si approccia allo scalloped in maniera più "professionale", con l'intento di studiare, applicarsi ed elaborare un nuovo modo di suonare... (ben pochi lo fanno realmente)

ULTIME POSIZIONI....



.....IN UNA TASTIERA NORMALE
In una tastiera "normale", quando si esegue una nota, si preme la corda e si avrà una situazione del genere:



Il dito è, come si vede, a contatto con la tastiera, amche se la corda NON "tocca subito" il legno.
Questo perchè, data la ridotta distanza fra i tasti, è praticamente impossibile esercitare una forza tale da premere la corda contro il legno della tastiera.... 
In ogni caso... Nessun rischio di scordatura.





.... IN UNA TASTIERA SCALLOPED


In una tastiera "scalloped", sugli ultimi tasti (più stretti), quando si esegue una nota, si preme la corda e si avrà una situazione del genere:



Il dito comunque (anche se nella foto non si vede bene) non è a contatto con la tastiera, e la corda non tocca il legno "sotto".
A differenza però delle prime posizioni, dove la larghezza dei tasti rende molto più facile "scordare" la nota premendola troppo, in questo caso per suonare "stonati" si dovrebbe davvero fare una forza enorme o quantomeno tale da portare la corda quasi a contatto con il legno (credo che non ci si riesca nanche volendo farlo!).


In questa foto sto premendo volontariamente con la maggior forza possibile la corda..... che però, a differenza di quanto accade nei primi tasti, non si abbassa più di tanto impedendo alla corda di scordarsi anche in presenza di uno scallop profondissimo.
Quindi risulterà la ovvia conclusione che sulla parte alta della tastiera (quella più vicina al body e con i tasti più stretti) l'effetto "stonatura" scomparirà completamente.

RIASSUMENDO QUANTO FINORA DETTO:
CON LA TASTIERA SCALLOPED:
SUI PRIMI TASTI (LARGHI) E' FACILE "STONARE" LE NOTE
SUGLI ULTIMI TASTI (STRETTI) E' DIFFICILE (O IMPOSSIBILE) STONARE
Ovviamente tra i primi e gli ultimi tasti c'è la tastiera di mezzo, e tra lo stonare e il non stonare c'è una costante progressione (=più si sale a suonare verso il body della chitarra e più sarà difficile suonare "stonati")


Passiamo ad un altro aspetto della "stonatura" possibile con lo scalloped...


TASTIERA SCALLOPED - ACCORDI CON CORDE A VUOTO
Sui primi tasti (larghi) è facile "stonare" se si ha una tastiera scalloped, dato che si è portati a premere le corde con molta più forza.
Questo è quanto finora espresso, ma è facilmente migliorabile con un MINIMO di tocco e di attenzione.
Provando a suonare su una Malmsteen (scalloped abbastanza profondo) nelle prime posizioni però, e soprattutto analizzando le "scordature" che ne conseguono (senza -di proposito- avere cura del "tocco") si vedrà che è moooolto più facile ottenere l'effetto "scordato" quando si suonano accordi con corde a vuoto.
Il semplice giro di DO o un'intro di "albachiara", fatta con tutti accordi aperti, suonati su una tastiera scalloped, ci faranno letteralmente sudare freddo nell'esecuzione.

Invece provando a suonare delle ritmiche con accordi barrè o comunque senza corde a vuoto, tali ritmiche (seppur sui primi tasti) risulteranno meno "stonate".
...continua....

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